L'ITALIA SOTT'ACQUA
Dal 5 al 11 dicembre 2020 in Italia ci sono state diverse inondazioni, nevicate e piogge abbondanti. Queste alluvioni hanno creato parecchie criticità sia in pianura, per l'aumento e lo straripamento dei corsi d’acqua, sia in montagna, per gli accumuli di neve che ormai superano i 2-3 metri in quota. Nessuno avrebbe mai pensato di dover parlare di alluvioni nel mese di dicembre, ma l'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia ha davvero caratteri di eccezionalità.
Sono state colpite soprattutto le regioni del Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Sardegna. Molte famiglie sono state costrette ad abbandonare la propria casa e tutte le loro cose.
Nelle regioni più a nord invece di piovere è nevicato tantissimo, ed anche questo ha causato parecchi danni.
Molte famiglie sono state evacuate nella zona del Modenese dove si è rotto l'argine del fiume Panaro, all'altezza di Gaggio di Castelfranco Emilia provocando il crollo anche di un ponte.
Questa situazione è capitata proprio nel pieno di una emergenza sanitaria, con le persone positive al tampone del covid-19 da tenere necessariamente isolate, quindi si è dovuto dividere gli evacuati in due gruppi, provvedendo a soluzioni di riparo distinte. Subito le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la protezione civile si sono impegnati per far rispettare queste regole ma è servito più personale e un grande impegno, considerata anche la necessità di agire nel pieno rispetto delle norme di sicurezza Covid a tutela della salute delle persone.
Anche a Venezia proprio per il giorno dell’Immacolata, con il Mose (barriera mobile protettiva in caso di straripamento) che non è entrato in azione, la città è andata sott'acqua di ben 138 cm. Previsioni sbagliate e lentezza del sistema hanno favorito l’inondazione ma il giorno successivo, appena scesa la marea, è stata messa in azione subito la barriera, bloccando l’acqua per i giorni seguenti.
Purtroppo in tutta Italia ci sono stati molti problemi a causa delle alluvioni con dispersi, morti, crolli e disagi di ogni genere.
Un’altra zona dove ci sono state tante inondazioni è la Liguria. A Serra Riccò un uomo è stato travolto dal torrente Ritasso, in piena, dopo aver tentato di recuperare la sua automobile. Invece a Nonantola, in Emilia Romagna, numerosi volontari della Protezione Civile hanno effettuato continuamenti interventi di pulizia di case, sgombro di edifici pubblici e strade, effettuando un preziosissimo lavoro.
Crediamo che visto il periodo in cui ci troviamo le alluvioni proprio non servissero!
A volte i problemi causati dalle inondazioni o frane, temiamo che molto spesso succedano perché l’uomo - costruendo ovunque anche dove a volte non si può - non tienea in considerazione la natura e questa per punizione si ribelli.
Dobbiamo avere più rispetto per i luoghi dove abitiamo!
Marco Bettoni
Ethan Bricherasio
Aurora Greco d’Alceo.