UNA RETE DI LIBRI
Credi che leggere sia noioso, una perdita di tempo oppure ti senti obbligato dalla scuola o dai genitori? Prova a partecipare ad un club del libro, potrebbe essere il modo per avvicinarti al meraviglioso mondo della lettura e da un paio di mesi anche a Bozzolo è stato avviato questo progetto dalla biblioteca comunale per i ragazzi.
In un club di lettura periodicamente, generalmente ogni mese, viene scelto un libro da leggere autonomamente che verrà discusso nel successivo incontro con i lettori che nel frattempo possono essersi anche aggiunti al gruppo. Il confronto è la parola d’ordine di questi incontri in cui ognuno illustra una diversa chiave di lettura, un modo originale e nuovo di comprendere la trama, i personaggi oppure propone messaggi che magari non tutti avevano colto. Si crea un mosaico di idee ed opinioni, di parole chiave, di suggestioni e impressioni che permettono di approfondire la comprensione del libro. Si crede frequentemente che la lettura sia un momento personale in cui si indagano i significati più profondi di un testo, li si comprende e ci si costruisce una propria opinione ma spesso una discussione con altri può permettere di avere degli input maggiori, di più ampie vedute perché sono frutto del pensiero e dell’identità dei vari componenti.
Ciò è esattamente quello che anche il club del libro di Bozzolo organizza: dal 26 ottobre 2020, giorno del primo incontro organizzativo tra il bibliotecario del paese Pier Luigi e ancora poche ragazze che avevano deciso di aderire a questo tentativo di rendere finalmente la lettura piacevole e amata anche dai giovani d’oggi. Si è parlato dei motivi che spingono oggi i ragazzi a leggere, il genere, le storie, i personaggi ai quali si affezionano maggiormente per arrivare a scegliere il primo libro di questo percorso ancora incerto ma di cui in primis Pier Luigi aveva molta fiducia.
Il primo mese fu scelto “War Horse” di Michael Morpurgo, un libro che narra del legame indissolubile tra un cavallo e un bimbo tedesco durante il genocidio della seconda guerra mondiale. Apparentemente un testo semplice, forse infantile ma dal confronto con le altre ragazze sono emerse come la tematica della guerra che fa da sfondo all’intera narrazione sia molto forte e crei contrasto con il rapporto di amicizia tra l’animale e il bambino. È stato molto interessante e anche stimolante notare come la discussione abbia aperto nuove chiavi di lettura di un libro che apparentemente avevo giudicato come banale.
Il secondo mese fu scelto invece un libro decisamente particolare e atipico ma proprio per questo molto stimolante e ricco di spunti, “arrivederci arancione” la storia e l’amicizia di una rifugiata africana e di una donna benestante giapponese in Australia, in un paese sconosciuto e pieno di pericoli per due donne sostanzialmente sole in un mondo nuovo in cui relazionarsi è difficile anche per la lingua che entrambe non parlano con scioltezza. Come per il primo incontro, il dibattito ha dato la possibilità di far emergere la figura delle donne in un mondo ancora troppo a misura d’uomo, al contrario in questo libro gli uomini rimangono sullo sfondo, silenziosi, lasciando agire le donne e il loro carattere sensibile ma molto forte per farsi posto nel mondo.
Già nel corso di soli due mesi il numero di ragazze iscritte è aumentato e include, paradossalmente, più lettrici di paesi limitrofi come Rivarolo Mantovano o Casalmaggiore che di Bozzolo, ma questo potrebbe dare una spinta ai ragazzi di Bozzolo magari timorosi di avvicinarsi a questo progetto perché tutte le idee sono sempre felicemente accolte. Le riunioni si tengono online in questi mesi purtroppo per le restrizioni causate dalla pandemia ma speriamo ovviamente di poterci rincontrare al più presto in presenza per cogliere ancor meglio i pareri dei compagni lettura come spunti per riflessioni e pensieri di crescita personale.
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Gaia Luani