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KAMALA E LA PROMESSA IN UN SORRISO

“Sono la prima donna, ma certo non l’ultima” ha dichiarato questa signora durante la sua prima apparizione in pubblico da vicepresidente, con un discorso che ha riempito di speranza e di ispirazione l'America ed il Mondo.

Una grande frase detta da una grande donna, che ha deciso di candidarsi come vicepresidente americana nonostante la situazione turbolenta negli Stati Uniti, sfidando se stessa per mettersi al servizio del popolo.

Lei è Kamala Harris, che noi riconosciamo come la persona dal perenne sorriso a 32 denti, con la voglia di dimostrare a tutti quanto ogni persona, indipendentemente dal sesso, dalla religione o dal colore della pelle, è importante e deve essere tutelata.

È una donna molto coraggiosa, determinata, forte e speriamo talentuosa: quando abbiamo ascoltato il suo discorso da vicepresidente, rivolto soprattutto alle ragazze, ci è sembrata fantastica, con una tenacia mai vista, perciò confidiamo in lei e nel suo successo nell'eliminare le disuguaglianze che colpiscono i neri e le donne.

È nata il 20 ottobre 1964 a Oakland, da una madre Indo americana, un padre giamaicano e addirittura il suo fidanzato è Ebreo! Il suo punto di partenza non era quindi tra i più avvantaggiati, ma nonostante questo è riuscita a vincere le elezioni assieme a Biden. I “deboli” sono stanchi di starsene dietro le quinte, e l'elezione di Kamala permetterà anche al genere femminile e alle persone di colore di avere un punto di riferimento.

Negli anni precedenti infatti i presidenti, i vice e tutto il sistema del governo non si concentrvano sulle minoranze, ma solo sulle attività e gli eventi che ritenevano più importanti, mentre Kamala, che fa parte di queste minoranze, li potrà aiutare.

La sua carriera ha sempre avuto incarichi abbastanza importanti, ad esempio quando venne assunta nel 1990 come procuratrice distrettuale in Alameda. Poi, quando Biden le ha chiesto di collaborare con lui e di candidarsi alle elezioni per il nuovo presidente Americano del 2021, non ha avuto un attimo di esitazione. Ha scelto una via lavorativa difficile, tortuosa, diversa da quella intrapesa dalle altre donne, ma come ha detto lei stessa ha solo aperto la strada. Si è messa in gioco per se stessa e per tutte le altre persone che non erano mai riuscite, per mancanza di coraggio o di possibilità, ad intraprendere questa carriera importante.

In un paese come l'America, dove i diritti non sono uguali per tutti, finalmente è arrivata una donna di valore.

Insieme a Biden, il nuovo presidente, riporterà stabilità negli Stati Uniti, e cercheranno di fare al meglio il loro incarico.

Anche se non sappiamo cosa riserberanno Kamala e Biden per il futuro americano, noi confidiamo in loro: Trump, invece di riconciliare la popolazione, l'ha resa più vulnerabile e distaccata. Il nuovo presidente, assieme a Kamala, avrà un bel lavoro da fare, ma speriamo che riesca ad eliminare le discriminazioni.

La nuova vicepresidente, in quanto donna, potrà dare un sostegno in più alle ragazze, perché nonostante gli Stati Uniti siano tra i paesi più sviluppati al Mondo, gli abusi e le disuguaglianze si verificano ogni giorno.

Fin dall'antichità le donne hanno cercato di far valere i propri diritti con manifestazioni e scioperi, ma non essendoci mai stata una donna al potere esse sono sempre state trascurate dagli uomini, fino ad oggi.

Non sono molte le persone che vorrebbero il genere femminile la potere, ma chi è dell’idea contraria ha molte ragioni per esserlo: ad esempio la pazienza di una femmina è maggiore di quella di un maschio, perché si è abituate a portare con amore un bambino in grembo e ad aspettare nove mesi prima di vederlo per la prima volta.

E così farebbe una buona presidente, amerebbe tutto il suo popolo fin dal principio, come se tutti noi fossimo suoi figli.

Speriamo quindi che, in quanto donna, la Harris aiuti Biden ad approcciarsi in modo materno al popolo degli USA.

Inoltre, la vicepresidente è di colore: anche queste persone in America e in tutto il mondo non hanno ancora trovato pace, a causa del razzismo e dell'intolleranza.

Kamala potrà supportare anche loro, essendo più vicina alla loro situazione ed avendola vissuta spesso da giovane.

Tutti però devono dare il loro contributo: che tu sia bianco, nero, donna, uomo, ebreo, cristiano, ricco o povero, la stabilità e la pace nel Mondo non si troveranno mai se non cerchiamo, adesso, di unirci ed apprezzarci per quello che ognuno di noi è, superando le discriminazioni, i muri e i diritti che ci vengono negati.

Perché siamo diversi quanto uguali.

​

Cristel Maffezzoni

 

con la partecipazione di

Elena Martinazzo

Jennifer Spezia

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