L'IMPRONTA DI UN (EX) DIRETTORE
intervista a Martina Bettoni
Tra le cose più difficili di questo numero c'era quella di sostituire lei. Un Direttore di razza. Un vuoto grande da colmare. Ci fa una certa impressione ritrovarcela dall'altra parte dello schermo e non averla più tra di noi. Martina Bettoni è ora una studentessa del Liceo Belfiore di Mantova. Le abbiamo chiesto consigli e pareri, ed abbiamo approfittato per una chiacchierata con l'ormai ex direttore che noi non abbiamo dimenticato.
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Cosa ti aspettavi dalla scuola che hai scelto?
Non avevo aspettative o pensieri particolari. Sicuramente sapevo di aver scelto una scuola complessa e con richieste alte, quindi ero preparata ad un lavoro impegnativo
Come ti immaginavi la tua vita di studentessa alla secondaria di II grado?
Nella mia nuova classe sapevo che non avrei potuto contare su nessun vecchio compagno delle medie. Anche se non era fortissima, però confesso che un po’ di paura all’idea di una classe completamente nuova la avvertivo. E poi, temevo che le richieste degli insegnanti fossero eccessivamente alte per le mie possibilità, soprattutto per le discipline nuove come latino.
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Quali erano le tue maggiori paure? Quale aspetto ti spaventava di più?
Grandi difficoltà non ne ho riscontrate, a parte qualche fatica in matematica. Alle medie avevamo approfondito molto bene alcuni aspetti ed altri non erano stati affrontati; i miei nuovi compagni secondo me avevano una preparazione meno buona ma più estesa a tanti aspetti della disciplina.
Com'è la realtà che ti sei trovata davanti nella tua nuova scuola?
La mia nuova classe è davvero bella. Siamo uniti e solidali tra di noi, e ad aiutarci è anche una sana competizione. A proposito: il livello è altissimo. Tanti di loro hanno voti dal 9 in su! Fino ad ora li ho però frequentati solo qualche mese, perché poi siamo andati in lockdown. Spero di poterli rivedere presto.
Cosa apprezzi maggiormente della tua nuova scuola?
Della mia nuova scuola mi ha colpito innanzitutto la vastità del suo ambiente. All’inizio ne ero anche un po’ disorientata, ma mi affascinava molto. E poi, la serietà dei professori. Esigenti ed all’occorrenza severi, ma sempre attenti a te e ai tuoi bisogni. Sono felice e sempre più convinta della mia scelta.
Come valuti il tuo livello di preparazione maturato alla secondaria di Bozzolo? In quali discipline hai riscontrato maggiori difficoltà?
Sicuramente rispetto al triennio delle medie, ho avvertito molto forte il carico di lavoro quotidiano. Ore di studio e di esercizi, produzioni, versioni, analisi del testo. Adesso sto però prendendo il passo ed inizio a capire che anche l’organizzazione del mio tempo è più efficace. Certo, occorre portarsi sempre avanti per evitare di arrivare all’ultimo con pagine di compiti per il giorno dopo. Mi piacerebbe, con il tempo, riuscire anche ad incastrare qualche hobby e passione.
A chi consiglieresti la tua nuova scuola?
Consiglio questa scuola a chi ama le discipline scientifiche ma è al tempo stesso curioso di approfondire anche la letteratura e la lingua. È una scuola che aiuta ad ampliare i propri orizzonti di pensiero. E poi, non ultimo, consiglio questa scuola a chi non si spaventa all’idea dello studio e del lavoro di ogni giorno.
Ci sono stati momenti in cui hai pensato di aver fatto la scelta sbagliata?
No. A parte momenti isolati di difficoltà e di ansia iniziale per l’organizzazione di diversi compiti nella settimana, sono consapevole di essere nel posto giusto e di aver scelto con la giusta lucidità.
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Tre parole che contraddistinguano l'identità della tua scuola, e le caratteristiche che chi si iscrive deve possedere.
Impegno, organizzazione, curiosità. Credo che siano indispensabili per andare oltre ciò che si fa e capire verso cosa è diretto lo studio di quell’argomento o di quel contenuto.
Vittoria Baboni
Lucrezia Greggio
Lucrezia Finardi