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SCEGLIERE: TRA ISTINTO E RAGIONE

Alessandra Gazzi e Davide Bettoni

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Lui è stato il Direttore più longevo della storia di Increscendo, al timone del magazine per ben due anni. E lei è stata il suo braccio destro. A loro, alla loro straordinaria generosità, dobbiamo molte delle trasformazioni che Increscendo ha messo in atto nei suoi sei anni di vita. 

Oggi entrambi frequentano il "Falcone" di Asola: lui ha scelto l'istituto tecnico e lei il liceo delle scienze applicate. Ci siamo fatti raccontare come stanno vivendo la loro esperienza scolastica alla secondaria di II grado.

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Cosa ti aspettavi dalla nuova scuola? Rispecchia i tuoi gusti?

A.Gazzi una scuola seria, come si è rivelato il Falcone. L’indirizzo che ho scelto rispecchia quel che volevo affrontare, e mi trovo bene. 

D.Bettoni anch’io ho scelto ciò che volevo. E mi trovo bene. 

 

Avevi paura della nuova scuola?

A.Gazzi onestamente non avevo paura del nuovo ambiente. L’unica preoccupazione era che non fosse la scuola adatta a me. Ma fortunatamente posso dire che è stata la scelta giusta.

D.Bettoni io temevo le discipline nuove, e i nuovi compagni. Ma tutto si è rivelato positivo. 

 

Hai riscontrato qualche difficoltà nelle nuove materie?

A.Gazzi sinceramente non ho trovato grandi difficoltà. L’unico scoglio è stata fisica, perché oltre ad essere una disciplina nuova non entra nelle mie corde; per il resto mi piace quasi tutto. 

D.Bettoni anch’io non ho avuto difficoltà, se si esclude biologia, che non mi affascina particolarmente. (Sorride)

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Come ti sei relazionata con la classe? Quali sono i ricordi più belli che hai delle medie?

A.Gazzi con i nuovi compagni di classe mi trovo molto meglio rispetto a quelli della mia vecchia classe. Dei ricordi belli delle medie ho il giornale, il laboratorio di scacchi, ma rispetto alla classe non ho rimpianti. Dove sono c’è un clima di rispetto e di sana competizione, cosa che non avvertivo particolarmente nella mia classe di un tempo.

D.Bettoni Non posso dire di aver ricordi negativi delle medie di Bozzolo, ma al Falcone mi trovo decisamente  meglio. Con i compagni poi ho legato molto e c’è un bel rapporto di complicità. 

 

Qual è una cosa che hai apprezzato maggiormente della tua nuova scuola? 

A.Gazzi quasi tutto. È una scuola che riesce a seguire gli studenti ed è ben organizzata, anche al pomeriggio; come alle medie, anche lì ho trovato scacchi ed il giornale di istituto. 

D.Bettoni tutto ciò che si può desiderare si trova. C’è anche la possibilità di far parte di una band come proposta aggregativa. Non ho ancora trovato modo di organizzarmi, ma penso che in futuro aderirò.

 

Parlateci del rapporto che si vive con gli insegnanti.

A.Gazzi durante il primo anno non ho avvertito una grande differenza. Ora come ora, invece, le richieste sono molto più intense e complesse, ma forse è anche il periodo. I docenti sono molto esigenti ma al tempo stesso umani e di supporto. 

D.Bettoni condivido quanto detto da Alessandra. Anche i miei docenti sono esigenti ma al tempo stesso disponibili. Quindi non posso lamentarmi.

 

A chi consiglieresti questa scuola?

D.Bettoni consiglio questa scuola a chi ama l’economia, il diritto e l’informatica, o a chi ama le lingue ma con un taglio comunicativo-commerciale. 

A.Gazzi io consiglio questa scuola perché consente di avere una preparazione completa e vasta angolazione. 

 

Hai mai avuto qualche ripensamento riguardo alla tua scelta?

A.Gazzi nessuno in particolare. Sento di essere nella scuola giusta, anche perché penso di voler fare ingegneria informatica. 

D.Bettoni ho scelto un tecnico, in quanto mi interessa particolarmente il mondo dell’economia e ho pensato di approfondire. Credo che questo sia il mio futuro, anche se non ho ancora chiaro quale ramo prendere. 

 

Tre caratteristiche della scuola:

A.Gazzi impegno, costanza, equilibrio tra dovere e piacere. Non bisogna partire dai voti e non bisogna dare tutte le energie subito.

D.Bettoni anche secondo me la scuola non deve essere totalizzante. La vita deve anche avere altre componenti. Aggiungo convinzione, idee chiare rispetto alla scelta effettuata. Ad esempio, economia in seconda ha due ore, ma in quarta e in quinta avrà sette ore, e cinque di informatica. Quindi occorre una certa lungimiranza, e spirito di sacrificio. Non scegliere la scuola per gli amici, ma costruire gli amici nella scuola che si sceglie. 

 

È importante quindi dedicare tempo alle passioni? 

A.Gazzi certamente. Organizzare il tempo significa dare spessore alla propria vita. 

D.Bettoni sono d’accordo. 

 

Come valutate la preparazione maturata durante il triennio alle medie?

A.Gazzi io sono contenta della mia preparazione. In prima non ho avuto difficoltà, avevo tutte le basi per affrontare le richieste.

D.Bettoni Anche per me è stato così. 

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Come vi immaginavate la nuova vita alle superiori? 

A.Gazzi non avevo aspettative, se non di una difficoltà maggiore. 

D.Bettoni immaginavo più tempo per lo studio, ma non ne avevo troppa paura. 

 

Avete qualche consiglio da darci?

A.Gazzi consiglio di scegliere gli ambiti che più interessano, e poi di conseguenza la scuola. Non viceversa. Nel mio caso ho scelto questo tipo di scuola perché avrei avuto più tempo per decidere, dato che un liceo apre più strade.

D.Bettoni secondo me l’istinto può aiutare. Ragionare troppo sul futuro a lungo termine può essere controproducente. Il lavoro da intraprendere va costruito con passione, e con competenza. 

 

Un consiglio rispetto a questi ultimi mesi di scuola media: 

A.Gazzi l’esame di terza è un’esperienza molto bella, e consiglio di prepararlo al meglio. È un momento in cui mettersi in gioco. 

D.Bettoni godetevi gli ultimi mesi, senza paura di quel che vi aspetta. 

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Raccontateci ora il vostro percorso che vi ha portati a costruire il colloquio d’esame. 

A.Gazzi Il mio colloquio era qualcosa che io avevo già in mente. Era un lavoro sul surriscaldamento globale. Ma in generale occorre cercare un tema che appassioni.

D.Bettoni Bisogna trovare un macro-tema, iniziando o dal dettaglio o dal molto ampio, procedendo per esclusione ed appassionandosi. 

A.Gazzi E aggiungo di lasciarsi ispirare da un dettaglio, un esempio. Io mi sono lasciata catturare dall’immagine drammatica di un orso che stava morendo di fame. Dopodiché, per me il colloquio è stato un momento di liberazione positiva, di atto finale di un percorso. 

 

Grazie mille della vostra disponibilità, ci avete date dei consigli molti utili!

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Vittoria Baboni

Cristel Maffezzoni

Lucrezia Finardi

Lucrezia Jennipher Greggio

Marco Bettoni

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